IL MIO ALLEVAMENTO

 

QUALCHE CONSIDERAZIONE ETICA ED ALCUNE DEDUZIONI PRATICHE

Questa sezione del sito, più che "il mio allevamento", la solita pagina piena di foto ed elogi ai propri volatili che generalmente viene inserita nei vari siti sotto questa voce, potrebbe chiamarsi "il mio concetto di allevamento", ovvero come vedo io l'allevamento del cardellino AI MASSIMI LIVELLI. E' normale che anche discostandosi dalle mie considerazioni si possano ottenere risultati considerevoli, ma secondo me la strada migliore da seguire è questa che emerge di seguito.

Cominciamo subito col dire che allevare cardellini non è affatto semplice.

Non stiamo parlando di canarini o peggio ancora diamantini, che avendo anni ed anni di selezione alle spalle sono ormai domestici ed affidabili (ecco perchè il loro allevamento è piatto e monotono...). Chi alleva cardellini va incontro ad una sfida continua, fatta di osservazioni, di sacrifici, e purtroppo anche di molti insuccessi. Sono stati scritti libri interi sul mantenimento e sull'allevamento di questo splendido volatile, ma possi dirvi che allevare il cardellino è qualcosa che si impara solo con la pratica. Nessuno potra insegnarvi certe cose, ad esempio come cogliere uno stato di salute non perfetto al primo colpo d'occhio... solo un'attenta e quotidiana dedizione al vostro hobby può portarvi a ciò... oppure capire in tempo che quel maschio è troppo focoso e va separato dalla femmina... queste cose non le trovate nei libri, tantomeno nel mio sito. DOVRETE IMPARARLE DA SOLI.


Nell'allevamento del cardellino influiscono molteplici fattori, ma dalla mia esperienza sono emerse diverse considerazioni, riassumibili in questi pochi punti chiave:


1) il cardellino va allevato in voliera esterna

2) il cardellino va alimentato con erbe prative

3) il 99% dei prodotti in commercio trova il suo posto ideale sugli scaffali dei negozi

 

Vediamo un po' di sviluppare questi punti.


  1. 1)Il belgio è la patria del cardellino. I migliori soggetti che troviamo nelle esposizioni internazionali sono di provenienza belga. Ora non voglio dilungarmi sui noti discorsi riguardanti la somministrazione di ormoni, medicinali e robe varie che sono soliti effettuare i belgi ai loro animali (ricordate che il cardellino oggi è business, soldi, tanti soldi), ognuno è libero di somministrare ai propri animali le porcherie che vuole. I belgi però hanno un pregio: hanno capito (a differenza di noi italiani) che il cardellino va allevato in voliera esterna! Chiunque abbia girato un po' per i vari allevamenti, potendo confrontare i soggetti, non potrà non essere d'accordo con me sul fatto che i soggetti allevati all'esterno risultano essere piu belli e piu forti. Chi ha la possibilità di acquistare le splendide voliere modulari chè si trovano in commercio e vuole allevare cardellini dovrebbe affrettarsi ad acquistarle, poichè un ambiente idoneo è già un grande passo avanti, credetemi. Chi non ha la possibilità può costruirsele da solo, con una spesa abbordabile ci si può dotare di una decina di voliere, più che sufficienti per il 90% degli appassionati (vedremo più avanti perchè è difficile badare a più di 10 coppie di cardellini...). DIMENTICATE QUINDI STANZE BUIE, RIPOSTIGLI, CANTINE, ECC. La lucentezza dei colori, la velocità nelle fasi di muta, l'ottimo stato di salute dei soggetti dovuto al continuo movimento/esercizio fisico, una regolare attività scandita delle ore di luce reali e non artificiali, ecc sono tutti risultati ottenibili esclusivamente allevando all'esterno (io ho allevato all'interno molti anni e vi dico che tutte le coppie alloggiate in voliere esterne hanno sempre dato risultati migliori rispetto alle altre). Costosi programmatori alba/tramonto, luci con spettri speciali ecc, SE AVETE LA POSSIBILITA' DI ALLEVARE ALL'ESTERNO (ovviamente), lasciatele pure agli appassionati di presepi natalizi.

  2. 2)Si sente spesso dire che l'industria mangimistica ha permesso enormi progressi nell'allevamento degli indigeni, cardellini inclusi. La grande varietà di semi avrebbe infatti colmato le lacune alimentari che per anni hanno impedito l'allevamento del cardellino in cattività. CAZZATA. Vediamo perché. Prima c'erano cardellini che campavano 10 anni con la sola scagliola, e qualche seme immaturo una volta tanto. Oggi i cardellini dopo due tre anni non sono buoni più a nulla. La maggior parte muore anche prima, oppure conducono un'esistenza in cui non li si vede mai con l'occhio vispo, attivo, ma sempre in un "leggero stato apatico". Mi si potrà obiettare: "però oggi riusciamo a riprodurli, prima no". Certo, ma questo è il risultato della selezione e della scoperta di metodi di allevamento, non dei prograssi dell'industria. Per carità, sia chiaro: lungi da me l'idea di colpevolizzare i vari produttori/commercianti di sementi, che si affrettano ad immettere nelle nostre mangiatoie per svariati euro al kg semi impolverati, ammuffiti, vecchi, pieni di pesticidi, insetticidi, conservanti, ecc. Alla fine danno a noi i pomodori cinesi ammuffiti, figuriamoci cosa può importare alle aziende dell'alimentazione dei nostri uccelletti... A parte la facile ironia, è semplice constatare come sia difficile mantenere freschi questi semi, e che quindi nelle nostre mangiatoie arrivino spesso semi vecchi ed ammuffiti. Ma noi possiamo fare qualcosa di bello, e di molto saggio. NON DARNE. Offrire "quantità" non vuol dire offrire "qualità". Io sto adottando questa politica alimentare e mi sto travando molto bene. Anche perchè con un minimo di cultura sulle erbe prative, si possono risparmiare molti soldi ed ottenere risultati davvero positivi. Credo infatti fermamente che, fornendo pochissimi semi prativi, affiancati da una minima integrazione di semi secchi acquistati possibilmente da produttori diretti, si possano alimentare i propri uccelletti in maniera più che adeguata. Risultano a mio avviso assolutamente fondamentali il CARDO (prima foto a fondo pagina) e la CICORIA (seconda foto). Affiancando a questi due alimenti (DI FACILISSIMA REPERIBILITA' E A COSTO ZERO IN QUALSIASI PRATO INCOLTO) un misto base costituito da girasole nero piccolo e scagliola siete già a buon punto. HO DETTO "A BUON PUNTO"! Ci sono decine e decine di altre erbe prative ottime, da segnalare sicuramente il senecio ed il dente di leone, ma anche la bella di notte, la spraggine, centocchio bianco, ecc ecc. Fatevi un giro su Google, ci sono molte foto e descrizioni. Alimentandoli così i nostri cardellini godranno di ottima salute sempre, e saranno vispi ed attivi, e non letargici e smorti come spesso si vede. PIU' ERBE PRATIVE RIUSCITE A DARE, MEGLIO E'. Senza nemmeno dirlo sono assolutamente da evitare tutti i tipi di pastoncini (se proprio volete fornirne uno, quello preparato dall'amico Franco Monopoli è comunque ottimo, lo trovate qui). Io lo utilizzo durante la riproduzione in mancanza di afidi, lo realizzo però senza l'aggiunta di alcun polivitaminico, zucchero, ecc, solo uova, latte e pan grattato. Ottima integrazione durante il periodo riproduttivo sono gli afidi (terza foto) che troviamo lungo il gambo e sotto le foglie di molte piante, con cui le cardelline sfamano intere nidiate, soprattutto durante i primi giorni di vita sono un vero toccasana. Da evitare gli insetti congelati, inutili se non dannosi (sempre per una questione di mantenimento, spesso si scongelano durante i vari trasporti, ed inoltre il processo di bollitura a cui sono sottoposti fa sì che perdano gran parte dei loro valori nutritivi). Gli afidi sono più che sufficienti. Sono fermamente convinto che reperendo un paio di volte la settimana queste erbe (cardo, cicoria, tarassaco e senecio) ed un po' di afidi nel periodo riproduttivo i nostri cardellini possano vivere senza alcun miscuglio secco e nel massimo della condizione fisica tutto l'anno. Aggiungerei a questa dieta solo del girasole nero piccolo freschissimo, o ancora meglio le teste raccolte piene di semi.

  3. 3)In commercio si trovano decine e decine di prodotti totalmente inutili. Per ovvi motivi non li cito, anche perchè dovrei acquistare altro spazio web... Vi consiglio solo di evitare nella maniera più assoluta di fornire qualsiasi prodotto, che sia esso un "semplice" polivitaminico oppure un potente "anticoccidico". Sono entrambi ugualmente inutili e dannosi. Fornite erbe prative e pochissimi semi freschi che riuscite a trovare e vedrete che i vostri cardellini saranno sempre al top.